Viaggiare lungo la West coast negli Usa
San Francisco, i parchi nazionali, gli incredibili paesaggi dell’Oregon. Sono cresciuto sognando un giorno di poter andare in America, una nazione dalle mille sfaccettature e ricca di storie da raccontare. In questo viaggio vi porterò con me nella West coast, la parte dove più ho lasciato il cuore.
San Francisco e il Golden Gate Bridge
Il punto di partenza del mio viaggio fu San Francisco, una città di cui, prima di allora, avevo sentito parlare solamente nei film. Ricordo che prima di scendere dall’aereo ero già super eccitato al solo pensiero di mettere finalmente piede in America! Non ci credevo! Presi le valigie, l’automobile a noleggio e la mia amata macchina fotografica! Avevo tutto quello di cui avevo bisogno ed ero prontissimo per iniziare quest’avventura!
Guidando mi resi subito conto dei famosi saliescendi delle strade, dei campanelli dei tram che giravano per la città colmi di turisti euforici, degli infiniti stop ad ogni incrocio. Avevo ancora l’adrenalina a mille quando alla fine di una super strada adocchiai il famoso ponte che caratterizza questa città: il Golden Gate Bridge! Super gasato feci avanti e indietro per il ponte un paio di volte, ero contentissimo, incredulo di quello che stavo facendo!
Ricordo di aver fatto un urlo di gioia, come un pazzo, con la testa fuori dal finestrino! D’altronde, quando si viaggia da soli si è liberi di esternare ogni tipo di emozione, senza starci a pensare troppo! Trovai un parcheggio subito dopo l’uscita del ponte e iniziai a scattare tutte le foto possibili e immaginabili!
La natura incontaminata dei parchi nazionali degli Usa
Uno dei motivi che mi spinse verso la mia avventura statunitense fu la voglia di conoscere i numerosi parchi nazionali. Enormi distese di alberi giganti e montagne che formano suggestivi paesaggi e, uno tra tutti, il leggendario parco Yosemite!
Arrivati in questa enorme riserva naturale si comprende immediatamente il rispetto che hanno le autorità e la popolazione locale di queste aree protette. All’entrata, un ranger mette ogni viaggiatore a conoscenza dei rischi e delle regole da seguire. Ti lasciano poi una cartina dell’intero parco, in quanto non è presente nessun segnale telefonico all’interno. Solamente aprendo la cartina, mi resi conto della grandezza del parco: la mappa era enorme. Io mi ero preparato bene sui migliori punti fotografici del parco, ma una volta arrivato lì mi fermai ad ammirare tutti questi scorci mozzafiato che si incontrano. Come estasiato da quei quadri viventi, scattai tantissime foto!
Più tardi, posai la macchina e mi incamminai senza una meta precisa alla ricerca di punti meno turistici, dove potermi sedere ad osservare la natura e scattare foto. Così, attratto dal rumore dell’acqua mi avvicinai ad un piccolo fiume e scavalcando qualche cespuglio mi ritrovai in un posto pazzesco! Avevo davanti a me un vero e proprio dipinto, con quella natura così incontaminata a fare da protagonista, mentre il canto di alcuni uccellini e lo scorrere dell’acqua facevano da cornice a quella visione idilliaca.
L’Oregon e quel misterioso aereo nel bosco
Un’altra tappa straordinaria del mio viaggio fu il passaggio nello Stato dell’Oregon, fino ad ora l’unico posto che mi ha fatto veramente venire voglia di trasferirmi. È un luogo incredibile: grandi varietà di paesaggi, imponenti foreste pluviali e spettacolari scogliere a picco sul mare. Attraversando tutti questi boschi è facile incontrare animali selvatici di ogni tipo e numerose fattorie in cui è possibile acquistare prodotti locali.
Un giorno, verso l’ora di pranzo, mi fermai in un tipico ristorante locale a mangiare un boccone. Vedendo la mia macchina fotografica poggiata sul tavolo, la ragazza che prendeva gli ordini mi disse che poco più avanti, seguendo la strada, c’era un vecchio aereo abbandonato in mezzo ad una foresta. “Super!”, esclamai, ringraziandola più volte. Impaziente di scoprire l’aereo, mangiai in fretta e furia e mi incamminai per la strada. Dopo aver percorso alcuni chilometri trai boschi, arrivai ad un cancello, presi il piccolo sentiero che partiva da lì e mi trovai davanti quel misterioso aereo! Era tutto vero! Mistico e a tratti inquietante, mi ritrovai davanti ad un vero aereo di linea abbandonato in mezzo a distese di alberi!
Guidare lungo tutta la costa è stata un’esperienza indimenticabile.
Il sogno americano, quello che aspettavo da una vita e che non ha minimamente deluso le aspettative, tanto da farmi venire una voglia sfrenata di tornarci il prima possibile.