In un mondo senza soldi che valore dareste alla vostra vita?!
“Back to civilization”
così esclamava la mia guida appena tornati da svariati giorni nei parchi.
Arusha è una delle zone più trafficate, in quanto ha una posizione strategica per esplorare alcune zone molto ambite da chi ama i Safari, da qui partono numerosi tour giornalieri e questo fa sì che molti turisti facciano base qui.
La città non offre molto, siamo pur sempre in Africa, qui il concetto di normalità che abbiamo da noi in Occidente è completamente stravolta!
Quasi tutti si muovono a piedi, le strade asfaltate sono solo quelle principali e ognuno vive di quello che può fare.
L’alba in mongolfiera sorvolando il Serengeti.
In questo parco ho lasciato una parte di me. Guidare all’interno non è affatto facile, ci vogliono macchine adatte, perché la strada è dissestata e completamente sterrata.
La mia montagna russa di emozioni è iniziata con un’esperienza bellissima: tour all’alba in mongolfiera nel parco del Serengeti! Vedere dall’alto migliaia di animali correre in queste distese immense di terra è stato come guardare una puntata di national geographic!
Si respirava pace e gli unici rumori che si sentivano erano i versi degli animali e il suono della mongolfiera che mi cullava alle prime ore di luce.
Big Cats, l’emozione di vedere tutti e tre i grandi felini nello stesso giorno!
Dormire all’interno dei parchi è già di per se una grande esperienza.
La notte, ci si addormenta all’interno di tende giganti con il verso di ogni animale della savana e a volte si possono sentire persino i passi.
Come tutte le mattine la sveglia è suonata molto presto, questo perché per raggiungere i punti di avvistamento migliori bisogna percorrere un bel po’ di strada e il momento migliore per avvistare i grandi felini è durante le ore più fredde che vanno dal tramonto all’alba, in questo ore infatti si muovono e vanno a caccia, evitando le ore del giorno più calde dove ne approfittano per riposarsi.
Il primo felino che mi è apparso è stata una femmina di leopardo, un’apparizione molto rara, i Leopardi sono molto difficili da trovare in quanto molto diffidenti e si nascondono sopra alberi o in delle rocce piene di cespugli. Poco dopo è stato il momento di un ghepardo che impassibile da tutto, aveva puntato una gazzella, poi svanita nel nulla. Infine, mentre stavamo rientrando al lodge, la luce cominciava ad essere debole ma in lontananza una coppia di leoni in amore, seguita poco dopo da altri 3 leoni, probabilmente fratelli dello stesso branco, a poca distanza.
Ci sono letteralmente passati ad un metro di distanza, avevo un mix di paura ed eccitazione ma che giornata memorabile!
Tra il lago e il sogno.
Devo ammettere che qui mi sono letteralmente commosso.
Giravamo per il parco già da qualche ora senza nessun esito positivo quando ad un tratto, di colpo, vediamo una sagoma muoversi ed entrare dentro un piccolo cespuglio, un’altra guida dalla radio ci comunica che si trattava di 3 leonesse e corriamo da loro.
Da questo momento in poi, tutto è andato a rallentatore, come in un sogno dal quale non avrei mai voluto svegliarmi, 2 leonesse con 6 cuccioli, di cui uno nato da pochissime settimane, difronte ai miei occhi! Non potevo crederci! Super emozionato del momento ho iniziato a scattare foto e a fare video, quando di colpo una leonesse si alza per farsi un giro della tana, i suoi cuccioli come degli esploratori seguivano la loro mamma per poi tornare nella tana.
Li, appena rientrati nella tana, il mio cuore ha cominciato a battere forte, la leonessa si gira di schiena e si poggia su un fianco, i piccoli iniziano a saltare e ad azzuffarsi sopra la pancia della mamma che iniziò ad allattarli! Se prima non credevo a ciò che stavo vedendo, ora avevo il cuore in gola e la pelle d’oca su tutto il corpo!
Scattavo una foto e mi alzavo per ammirare e vivere quel momento, e mi ripetevo: ma è vero o sto sognando?! Dopo un paio d’ore abbiamo deciso che era ora di andare ma non scorderò mai questo momento speciale.
Tra passato e futuro.
A circa un’ora e mezza da Arusha si trova un vecchio villaggio Masai che, con l’aiuto di organizzazioni benefiche, hanno costruito una scuola che ospita più di 400 bambini di ogni età.
Entrato nel villaggio sono stato accolto da una tipica danza masai , con salti, strilli e divertimento, per poi scoprire attraverso un ragazzo masai tutto il villaggio .
È stato molto interessante scoprire come coltivano e come vivono soprattutto. Una volta arrivati alla scuola i bambini sono letteralmente impazziti di gioia, avevo la mia fotocamera con me ovviamente e volevo farsi fare mille foto, riguardando gli scatti rimanevano increduli e correvano dalla gioia ridendo continuamente.
Mi sono emozionato, vedere così tanti bambini pieni di felicità pur vivendo in un contesto molto diverso dal nostro mi ha fatto emozionare. È stato davvero toccante!
Un viaggio che scombussola lo stomaco, ricco di emozioni di ogni tipo.
Dal vedere la felicità negli occhi di chi non ha veramente nulla, ai cuccioli di leone allattati davanti ai miei occhi, per non parlare dei bambini masai che con il loro sorriso ti sciolgono il cuore solamente guardandoli.
Questa è la consapevolezza di essere nato più fortunato di tante altre persone, quella realtà che ognuno di noi dimentica per la frenetica vita che fa tutti i giorni. Difficile. Sono attimi che ti spogliano di ogni tua convinzione e che creano domande dentro di te alle quali non puoi non rispondere.
È stato sicuramente uno dei miei viaggi più emozionanti, ma come dico sempre: ogni viaggio regala qualcosa che ci arricchisce l’anima. Non sappiamo praticamente nulla della vita.
La curiosità mi spinge a scoprire nuove culture e a vivere nuove esperienze, questo è e sarà sempre il motivo principale per cui non smetterò mai di viaggiare!
Un capitolo chiamato Vita.
Questa terra mi ha scosso letteralmente da ogni parte, come un terremoto, mi ha lasciato dei solchi immensi dentro di me.
Vivere con i propri occhi certe cose un po’ ti cambia e qui il famoso mal d’Africa si è fatto sentire ancora di più.
Ho aggiunto un nuovo capitolo al mio diario di viaggio ma sono solo all’inizio.
Grazie per la lettura.