“Non è lusso se può essere comprato”
Il Vietnam è un viaggio che non si dimentica.
Ogni città, ogni villaggio e ogni strada raccontano una storia diversa, fatta di tradizioni millenarie, natura incontaminata e sorrisi sinceri. Dal caos di Hanoi ai paesaggi da cartolina di Ninh Binh, dalle montagne senza tempo di Ha Giang fino alle lanterne magiche di Hoi An e al mercato galleggiante di Can Tho, questo paese sa sorprenderti in ogni suo angolo.
Ho scelto di attraversarlo da nord a sud, per viverne tutte le sfumature: il rumore dei motorini nelle città, il silenzio delle risaie, l’energia dei mercati e la pace dei templi. Un viaggio che non è solo fatto di luoghi, ma soprattutto di persone, di incontri e di emozioni che rimangono impresse dentro.
Il cuore pulsante del Vietnam tra caos e tradizione
Da qui è iniziato il mio viaggio in Vietnam: Hanoi, la capitale, un mosaico vivente di rumori, colori e profumi. Una città caotica, dove il traffico sembra un fiume in piena e ogni angolo racconta un pezzo di storia. Tra i moderni edifici e le architetture coloniali francesi si nascondono pagode millenarie e vicoli che sembrano sospesi nel tempo.
La prima sensazione, appena arrivato, è stata quella di trovarmi in un luogo che vive con ciò che ha, dove la semplicità è una forma d’arte. Amo l’Asia anche per questo: per la sua capacità di essere intensa, vera, senza filtri. Ad agosto il caldo e l’umidità sono una costante che ti accompagna ovunque, rendendo ogni spostamento più lento e sudato… ma anche più immersivo.
Ho esplorato Hanoi a piedi, dall’alba al tramonto, attraversando mercati, templi e quartieri popolari. Ho assistito alla lavorazione della soia fermentata, sorseggiato tè verde in minuscoli caffè lungo il fiume, e camminato accanto ai binari del celebre Train Street, dove il treno sfiora le case a pochi centimetri. In un quartiere famoso per i suoi laboratori artigianali ho visto nascere incensi dai colori vivaci, disposti in ventagli che sembravano fiori. E, ovviamente, mi sono lasciato conquistare dai piatti locali: dal pho fumante alle verdure saltate al wok, fino ai dolci tipici, ogni assaggio è stato un piccolo viaggio nel viaggio.
Dal verde di Ninh Binh alle montagne di Ha Giang: il Vietnam più autentico
Ci sono luoghi che sembrano creati per un set cinematografico, e Ninh Binh è uno di questi. Un paradiso verde dove risaie, fiumi e montagne carsiche disegnano scenari surreali. Qui, il mio primo incontro con la natura incontaminata del Vietnam è stato un colpo al cuore: un trekking di 500 scalini mi ha portato su un punto panoramico da cui si apre una distesa infinita di cime e campi allagati. Poi, una canoa di legno mi ha guidato lungo il fiume, attraversando tunnel naturali che conducono nel ventre delle montagne.
Dopo questa immersione nella natura, ho preso un treno notturno, esperienza unica che da sola vale il viaggio, per raggiungere Ha Giang, una meta meno turistica rispetto alla più famosa Sapa, ma di una bellezza disarmante. Le strade tortuose si arrampicano e si avvolgono attorno alle montagne come nastri di asfalto, e ogni curva regala una nuova scena: bambini che salutano sorridendo, donne che trasportano carichi impossibili lungo salite ripide, uomini intenti a lavorare la terra o a costruire case.
Ho dormito in homestay gestite da famiglie locali: una immersa in una risaia sconfinata, l’altra tra le vette avvolte dalla nebbia. Lì il tempo scorre lento, e ogni sguardo è carico di energia positiva. A causa della pioggia e del maltempo, ho dovuto percorrere gran parte del tragitto in auto, ma so già che tornerò in sella a uno scooter per godermi ogni curva e fermarmi ovunque il cuore mi dica.
Uno dei momenti più intensi è stato quando mi sono fermato in una casa di lavoratori locali: un incontro fatto di gesti semplici, sorrisi e mani callose. La loro gioia nel vedermi e la dignità con cui affrontano la vita mi hanno profondamente commosso. Dopo Ha Giang, ho spinto il viaggio fino al confine con la Cina, prima di tornare ad Hanoi, portandomi dietro immagini e sensazioni che non dimenticherò mai.
Il fascino antico di Hue
Il viaggio verso sud inizia con Hue, l’antica capitale imperiale. Qui il ritmo rallenta: più verde, meno traffico, un’atmosfera che sembra quasi di paese. È un luogo intriso di storia, custode di antiche dinastie, pagode solitarie e monumenti che raccontano secoli di cultura vietnamita.
Poco distante, mi sono spinto fino alla laguna di Chuon. All’inizio il cielo coperto e la pioggia in lontananza sembravano nascondere la sua bellezza. Poi, al calare del sole, è successo qualcosa di unico: le nuvole si sono aperte e il cielo si è incendiato di colori caldi, regalandomi uno dei tramonti più belli del viaggio.
Il giorno seguente ho visitato le Ba Na Hills, celebri per il famoso Golden Bridge, sorretto da due gigantesche mani di pietra. A dire il vero, però, non mi ha colpito: il ponte si trova all’interno di un parco a tema in stile Disneyland, molto turistico. Rimane comunque interessante per i panorami dall’alto che regalano una vista spettacolare sulla città e le montagne circostanti.
La magia di Hoi An fino all’energia di Ho Chi Minh
La tappa successiva è stata Hoi An, una delle città più suggestive del Vietnam. Di giorno colpisce per le sue architetture e influenze culturali, ma è la notte che diventa davvero magica. Non a caso è conosciuta come la città delle lanterne: quando cala il buio, ogni negozio, casa e barca sul fiume si illumina di centinaia di lanterne colorate, creando un’atmosfera da fiaba. Poco lontano, ho visitato un villaggio di pescatori: lì ho assistito alla tessitura delle reti da pesca e una signora mi ha persino coinvolto in una dimostrazione pratica, spiegandomi con orgoglio come queste tecniche si tramandino di generazione in generazione.
Infine, sono atterrato a Ho Chi Minh City, che mi ha accolto con un’energia completamente diversa. Grattacieli, centri commerciali e brand di lusso mi hanno ricordato quasi Tokyo, una metropoli moderna e dinamica. Da qui mi sono spostato verso il delta del Mekong, esplorando la cosiddetta Isola del Cocco, dove un tempo tutto veniva creato e consumato grazie a questa pianta: case, utensili, cibo e bevande. Ho proseguito poi fino a Can Tho, dove all’alba ho visitato il celebre mercato galleggiante.
La mia guida mi ha raccontato che, purtroppo, questo mercato rischia di scomparire nel giro di dieci anni: la vendita online e le difficoltà economiche delle famiglie locali stanno mettendo a dura prova questa tradizione secolare. Sapere che potrei essere stato tra gli ultimi a viverla così com’è oggi mi ha lasciato una sensazione dolceamara, un ricordo che custodirò con ancora più cura.
Il tempo, le persone e la bellezza delle piccole cose
Il mio viaggio in Vietnam è stato molto più di una semplice avventura: è stato un percorso dentro me stesso.
Ho scoperto panorami che sembrano infiniti, tradizioni che resistono al tempo e persone che con poco riescono a trasmettere tutto. Da Hanoi fino al delta del Mekong, ogni tappa mi ha insegnato qualcosa di diverso: la resilienza, la semplicità, la bellezza delle piccole cose.
Se c’è una lezione che porto a casa da questo viaggio è che il tempo non si ferma e non torna indietro: va vissuto fino in fondo, assaporando ogni attimo. Il Vietnam mi ha regalato emozioni forti, immagini che porterò per sempre negli occhi e la conferma che i luoghi più veri sono quelli che ti mettono a nudo davanti a te stesso.
Cảm ơn